La pubblicità della Seiko che va in onda da un po’ di giorni mi ha fatto secco. Dopodiché mi ha ucciso di risate!
Se seguite il link la vedrete anche voi, in flash. Lo spot parte proprio come uno di quelli che screditano i beni di consumo per puntare a scopi sociali, uno di quelli che vendono direttamente la morale e l’etica. Ti dice che non sono l’auto, il lavoro, il tuo profumo, i tuoi amici e così via a caratterizzarti ai tuoi occhi ed a quelli del mondo che ti circonda. E qui mi aspettavo la pappina finale, moralista, buonista magari, patetica forse. Ma accidenti, effettivamente più importante del segno zodiacale (sic)!.
Ed invece “É il tuo orologio che dice chi sei veramente”. Pensiero interrotto, attimo di stupore, segue sessione ilare da tregenda.
io ho avuto una crisi di pianto… una c…. del genere la dovevo ancora sentire! Ma in fondo oggi si fa leva sull’immedesimazione facile, sullo status-simbol precotto. Nel mio blog ho parlato della Moleskine, di come mi sembri assurda la febbre di molte persone per quest’oggetto, possibile che abbiamo bisogno del taccuino di Picasso?
novocaine:l’adorazione delle moleskine è la punta dell’iceberg di quello stato d’animo che io definisco feltrinellico, e che ha molte analogie con le Bor7 del buon Labranca.
… e chi, come me, l’orologio non ce l’ha proprio (uso quello del cellulare… così devo badare a un solo oggetto!)?
Ti prego illuminami!
Me l’ero persa quella pubblicità! Triste perdere attimi di buonumore ;-)**
Per saperne di più la rassegna stampa.
Kekule linkato
Dimenticato di chiudere bene il tag, pardon! Riposto.
Kekule linkato
Bor7 una lettura illuminante… non c’è una categoria per chi divide in categorie??? 😛
elfokattivo:per saperne di più in che senso?
placidasignora:non si ferma un’emozione…triste! 😀
emanuele:infatti se all’Orientale vedo uno con l’orologio al polso, penso subito al terrorista. Come dice la nostra amica Fallaci, no?
ed io t’ho rilinkato, così impari!
e non sai quanto vorrei una pasta al tonno e pomodoro fresco, con tutto quello che simboleggia 😉
in fondo anche questa pubblicità è un copione già scritto… e sotto certi aspetti nella prima parte sembra fare il verso proprio al film che aggredisce con più rabbia l’individuo vittima delle frustrazioni consumistiche: “Fight Club”. Ricordi:Tu non sei il tuo lavoro, non sei il tuo conto in banca o i vestiti del tuo guardaroba… e via dicendo… questa può essere una “variabile” per un commento parallelo? Comunque grazie della visita, anche se di là un commento attende tue sentite delucidazioni. Ciao!
quasiblu:mannaggia, vero, vero.
interno2:è questo che mi ha fatto ridere, parte “fight club” e ti aspetti che il fulcro della cosa si distingua da cio che dice di “non essere”; invece, pernacchia, è qualcosa di simile e concorrenziale, nulla di ché.
É il tuo orologio che dice chi sei veramente parole sacrosante. Per anni ho portato un orologio della Fiorentinache mi ero guadagnata raccogliendo i punti delle merendine Mister Day. Ne ero così orgogliosa. Quando si è rotto e ho dovuto buttarlo è come se avessi perso una parte di me…
il corsivo sotto è colpa mia…
gattasorniona: che vuoi fa’, succede; parlo sia del corsivo che dell’orologio gigliato 😀
Firenze latita
tu latiti
io anche.
Cazzo, vorrei ritornarmene lì e invece.
Un saluto.
NuageDeNuit:a me ste nuvole grigie mi hanno reso troppo poltrone. Basta, andiamo tutti noi blogger gigliati a prendere una cioccolata con paprika in tazza da Hemingway, lì in Piazza del Carmine!
Scusa il ritardo.
Il secondo è il link della press release. Supponevo trovassi divertente leggere le basi dell’idea (“L’orologio è come una finestra sulla personalità di un individuo e, in quanto tale, ogni persona decide, attraverso la sua scelta, il modo in cui il mondo lo guarderà”) e gli autori.
Ma temo che la mia sia solo deformazione professionale.
elfokattivo:aaaaah, sisisisisì ora lo vedo, davvero micidiale, grazie per esserti insozzato le mani sprofondando nel Seiko-pensiero!
Il consusmismo caro amico di penna…
E’ il consumismo che fa fare tutto ciò… io personalmente non la sopporto quella pubblicità ^_^
Ma in questi casi chi è che ci crede di piu’?? Il pubblicitario o il committente? A lui dovrebbe andare il nostro plauso di aver arricchito con una grassa risata una magra giornata invernale!! guahahaha!!
Interessante questo trittico pubblicitario. Ho notato che spesso fai analisi molto puntuali degli spot pubblicitari…
Ti interessi di comunicazione?
Il militante
militante:no, è che la comunicazione si interessa così tanto a me che certe volte non voglio sfigurare.
gianluca:vero vero; è che si parte dal presupposto che loro tentino di spostare sempre più il limite accettabile di castronerie da dire e fare, in modo da abituarci a tutto. Mai smettere di riderci su, quindi.
piccolalady:hai ragione, ma stai attenta: certe volte vediamo il consumismo in chi è più consumistico di noi, ma ci imbarazziamo a confrontarci con chi lo è meno.
non riusciamo a perdonarti quel link a eriadan. che dici, vuoi provare a giustificarlo?
marcospada:e perché dovrei? Il ragazzo ha un talento straordinario. Ho dato una sfogliatina al Libro Maledetto, e sono rimasto sbigottito: ha usato la matita e non ha inchiostrato; inoltre il formato è sballato. Ho richiuso, rimandando tutto a posteriori. Ma il suo talento è fuori discussione.
su the village hai detto la cosa giusta…
Ma prego 🙂 Metti via l’orologio e trascorri un buon we
amico spilletta, ma sei di firenze?
fatatrash:e direi, ma guarda un pò, secondo te facevo queste foto senno-ò?
OT: pensavo che una volta indossato l’orologi ti svelasse finalmente chi sei veramente e invece….
nonostantetutto:…ed invece hai tenuto fede al tuo nick 😀