Nell’Italia della recessione, c’è chi, in un’ottica di famiglia figli casa, fa valere i suoi titoli emigrando in luoghi poco ospitali. C’è anche chi, come me, lascia ardere la sua laurea “sicura” nel precariato, pur di (soprav)vivere in città più significative.
Ecco perché io sono uno spiantato che campa in affitto, al centro di uno degli agglomerati urbani più rinomati in quanto a vivibilità e ricchezze storiche, artistiche, culturali.
Il microappartamento in cui abito è di per sé abbastanza particolare, incastonato com’è in una struttura quasi organica di cunicoli strani, passaggi segreti, botole e segretucoli accessori. Diciamo che, ecco, da un po’ di giorni s’é superato.
Qualcuno, non so affatto chi, non so bene quando, ha tolto un pannello in legno, occultato nel muro che affianca le scale da una maligna mano di bianco. Ne è scaturito un incavo, contenente una porta di legno ricurva, la cui foggia costringe le assi ad una minima separazione sterica.
Ora: che cosa c’è di più invogliante dello spiare da una fessura una camera nascosta?
Ho forzato per quanto possibile la mia fotocamera a fare da filo interdentale di questa dentatura lignea. Il risultato ottenuto è una media pesata di aberrazioni e diffrazioni; ho fatto il possibile, credetemi. Cliccate l’immagine a destra per osservarla più comodamente.
Dietro la porta, c’è una camera molto grande ed alta, probabilmente rimasta isolata da tempo, con muri e soffitto affrescati. Con molta probabilità, affrescati per intero. Sì, perché ciò che si riesce ad intravedere è solo l’immagine di questa donna dai capelli ribelli, che ha in custodia questo bimbo che le si stringe al fianco; il ché, mi fa pensare, ignorante della materia qual sono, ad una venere che si accompagna ad un amorino.
La ragazza mi sembra abbia carattere: atteggiamento sfrontato e sguardo altrove. Quando esco per andare al lavoro, e quando rientro stanco, non posso esimermi dal salutarla rispettosamente.
Sento che sta per nascere qualcosa tra noi due.
Ma è splendida! Chissà com’è il resto della stanza…cos’è, dove va, chi c’è…
ah però! gran bello sforzo tu hai fatto! ha un che di letterario, come l’oggetto su cui costruire una trama noir….del resto, la contorna il mistero…
placidasignora:infatti, chissà! Per ora, mi pervade la paura di perdere, un giorno, diritto e possibilità di salutare la mia bionda signora.
giorgia_v:e dire che è pura descrizione di fatti veramente accaduti.
Fantastico, devi assolutamente scoprirne di più anche se allo stato attuale il fascino che emana deve essere impagabile.
A casa dei miei nonni in Calabria il soffitto del primo piano è particolarmente alto e per questo è stato costruito un controsoffitto. Anche se non l’ho mai visto so, grazie a mia madre, che sotto è completamente affrescato con immagini che raffigurano putti e chissà cos’altro. La casa apparteneva infatti a una nobile. Peccato però che ora mio zio l’ha ereditata e ha già smantellata. Da piccolo sognavo di poterlo vedere e sbirciavo in una piccola crepa invano.
Zonekiller
Ho scritto da schifo. Pazienza, data l’ora mi s’incrociano gli occhi. Notte.
Zonekiller
ma che meraviglia, e che invidia!
qua se si guarda nelle fessure del muro al massimo ci esce qualche scarrafone. (ma dov’è che abiti precisamente tu, a firenze?)
cmq, chi potrebbe darti torto, la signora ha un bel paio di zin.. ehm occhi =)
Una bella storia.
Oggi ne ho lette due, l’altra è qui:
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/esteri/piano/piano/piano.html
(scusa, non so usare i tag)
Luigi
e mi saresti simpatico, se non fosse per la villa…
ma che mi frega!
questa è una bella paginetta
coinvolgente, affascinante.
luiperre:ma quale villa, ma scherzi? 😀 Più poracci di me non si mangia eh!
camilla_lo: noooo, mica vivo a Firenze! I muri di Firenze, i monumenti di Firenze, le case di Firenze, l’Università di Firenze; io vengo a Firenze ogni 4 giorni da Aalerbør, ridente borgo finlandese, apposta per fare qualche foto. Poi torno tra i ghiacciai e posto il tutto.
zonekiller:considerami già in caccia!
stasera sei più acido di una vecchia zitella, ed è pur vero che io non mi esprimo al massimo.
riformulo la domanda:
dov’è che vivi di preciso all’interno del comune di firenze? (centro storico, piazza della repubblica, in culo a fiesole, e cose così).
grazie.
prrrrrr
camilla_lo:cito testualmente dal post che stiamo commentando:”…che campa in affitto, al centro di uno degli agglomerati urbani più rinomati…”.
Secondo me è l’ammmmmore che ti rende cieca. 😀
no, forse è che sono io troppo indiscreta, perciò non ci siamo capiti (in effetti, sì, un pò indiscreta).
il fatto è questo: siccome che io ho passato quest’estate a firenze, e mi fregio di conoscerne i vicarielli, quello che volevo sapere era se abitavi in un vicariello che conoscevo, se magari t’ho incontrato e non lo so, ecco, cose di questo tipo.
ma ora che mi ci fai pensare mi domando perchè te l’ho chiesto.
ciao.
Hai stroncato un amore sul nascere, Kekule. Comunque, a questo punto, mi pianto a casa tua a vedere la bella signora, qual’è l’ora del giorno migliore?
tottichapo: la bella signora si fa notare anche per la sua disponibilità 24/7. Mica pizza e fichi!
in effetti l’è proprio una bella figliola
I tuoi padroni di casa per caso leggono il tuo blog?
mm:penso di sì, a volte sì…perché?
abitare in un prestigioso centro storico un appartamento organizzato a cunicoli e cripte, presumibilmente ignorato dalla luce del sole, dà vera gioia!
quasiblu:guarda, ci hai azzeccato in pieno, quando esco e rivedo il sole ci raccontiamo come sono andati gli ultimi mesi in cui non ci siamo visti.
mi piace questo post, e l’immagine: ci puoi far partire come niente un sacco di trame (o un blogrodeo, così per dire). concordo: il bimbo è assai probabilmente un amorino, visto che ha anche la faretra, quindi la signora si dovrebbe chiamare Venere o Afrodite
scusa la domanda: ma dove cazzo vivi? e come fai a permettertelo???
malvezzo:il mio appartamentino è piiicolopiccolopiccolo, perdipiù il prezzo è un prezzo un po’ più “da amico”. E quest’è.